Le Prestazioni

Grazie a Previmoda puoi contare su un supporto costante per ogni esigenza, sia prima che dopo il pensionamento.

Prestazioni prima del pensionamento

Le anticipazioni

Aderendo a Previmoda puoi richiedere delle anticipazioni in caso di:

  • Spese sanitarie gravi relative a te, al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle strutture pubbliche competenti.
  • Acquisto o ristrutturazione della prima casa di abitazione per te o per i tuoi figli.
  • Ulteriori esigenze.

Le anticipazioni

Aderendo a Previmoda puoi richiedere delle anticipazioni in caso di:

  • Spese sanitarie gravi relative a te, al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle strutture pubbliche competenti.
  • Acquisto o ristrutturazione della prima casa di abitazione per te o per i tuoi figli.
  • Ulteriori esigenze.

Quanto e quando richiedere un’anticipazione?

MOTIVAZIONE QUANTO QUANDO
SPESE SANITARIE GRAVI
per sé, il coniuge e i figli
Fino al 75% della posizione individuale In qualsiasi momento per spese pari o superiori a € 1.500,00
ACQUISTO O RISTRUTTURAZIONE PRIMA CASA
per sé e per figli
Fino al 75% della posizione individuale Dopo 8 anni di iscrizione al Fondo per spese pari o superiori a € 1.500,00
ULTERIORI ESIGENZE Fino al 30% della posizione individuale Dopo 8 anni di iscrizione al Fondo per spese pari o superiori a € 1.500,00

Nota bene: per il conteggio degli anni d’associazione a Previmoda, si calcolano anche i periodi maturati in altri fondi pensione, purché la posizione nel fondo precedente sia ancora attiva.

Come richiedere un’anticipazione?

Compila e invia per posta l’apposito modulo con tutta la documentazione prevista per ogni casistica:

Spese sanitarie gravi

Acquisto prima casa di abitazione

Ristrutturazione prima casa di abitazione

Ulteriori esigenze

Prima di inviare la richiesta leggi il Documento sulle anticipazioni e verifica la tassazione applicata.

Nota: le anticipazioni richieste possono essere reintegrate in qualsiasi momento, usufruendo della deducibilità sui contributi versati a titolo di reintegro entro il limite di € 5.164,57. Clicca qui per approfondire.

Sulle somme eccedenti il limite di deducibilità è riconosciuto un credito d’imposta sulle anticipazioni erogate dal 01/01/2007 e ai montanti maturati a decorrere da questa data.

I Riscatti

Prima del pensionamento, e nei casi previsti dalla legge, puoi richiedere tutta o una parte della tua posizione maturata in Previmoda.

Riscatto parziale del 50%

  • Cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi
  • Cessazione dell’attività lavorativa preceduta da cassa integrazione guadagni
  • Cassa integrazione guadagni a zero ore della durata di almeno 12 mesi (modulo 9.6A – Riscatto parziale)
  • Mobilità

Riscatto parziale del 90% o riscatto totale

  • Mobilità
  • Licenziamento per giusta causa
  • Fallimento azienda
  • Dimissioni volontarie
  • Cambio contratto
  • Promozione a dirigente
  • Fine tempo determinato
  • Raggiungimento età pensionabile con meno di 5 anni di iscrizione al Fondo

Nota: nel caso in cui il datore di lavoro non avesse versato tutti i contributi, è consigliabile chiedere il riscatto parziale del 90% anziché quello al 100%. In questo modo, non si perde la possibilità di ricorrere al Fondo di garanzia Inps per recuperare i contributi non versati.

RISCATTO TOTALE DEL 100%

  • Invalidità permanente con la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo
  • Cessazione dell’attività lavorativa con l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi
  • Decesso dell’aderente, prima che siano maturati i requisiti per il pensionamento. In questo caso l’intera posizione è riscattata dai beneficiari designati o, in mancanza, dagli eredi legittimi

Nota: il riscatto per invalidità permanente o per inoccupazione superiore a 48 mesi non può essere esercitato qualora all’aderente manchino meno di 5 anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione obbligatoria. In questo caso l’aderente richiede la prestazione pensionistica complementare.

Clicca qui per scaricare il modulo di richiesta per i riscatti: modulo 9.6 – Riscatto totale o parziale.

Per saperne di più sulla tassazione dei riscatti, consulta il documento di riepilogo della tassazione delle prestazioni.

I Trasferimenti

Puoi trasferire la posizione presso un altro fondo pensione (negoziale o aperto) in caso di:

  • Cessazione del rapporto di lavoro
  • Promozione a dirigente
  • Cambio contratto all’interno della tua azienda

Con il trasferimento prosegui il tuo percorso previdenziale e conservi l’anzianità contributiva maturata, importante per aver un’aliquota di tassazione più favorevole al pensionamento e necessaria per alcune delle richieste di anticipazione. Inoltre, il trasferimento non è tassato ed è totalmente gratuito.

In questi casi, per richiedere il trasferimento è sufficiente compilare il modulo 9.6T – Trasferimento per perdita dei requisiti.

In costanza del rapporto di lavoro e dopo due anni di iscrizione a Previmoda, puoi trasferire la posizione presso un qualsiasi altro fondo pensione bancario o assicurativo. In questo caso, prima di richiedere il trasferimento ti invitiamo a valutarne la convenienza, facendo particolare attenzione ai costi della nuova forma pensionistica (Confronta i costi) e, soprattutto, al fatto che in questo caso perdi il contributo a carico dell’azienda. Infatti, in questi fondi pensione l’azienda non verserà più il contributo a proprio carico.

Prestazioni dopo il pensionamento

Puoi richiedere la prestazione pensionistica se possiedi i seguenti requisiti:

  • Cessazione del rapporto di lavoro
  • Maturazione dei requisiti per accedere alla pensione pubblica
  • Almeno 5 anni di iscrizione a Previmoda

Nota: per il calcolo dei 5 anni di iscrizione a Previmoda, si contano anche i periodi maturati in altri fondi pensione, purché in precedenza sia stato fatto il trasferimento delle somme accantonate presso l’altro fondo.

Inoltre, in caso d’invalidità permanente con la riduzione delle capacità di lavoro a meno di un terzo e di cessazione dell’attività lavorativa con un periodo di inoccupazione superiore a 48 mesi, puoi richiedere la prestazione pensionistica cinque anni prima della maturazione dei requisiti per accedere alla pensione pubblica Inps.

Cosa richiedere

Compilando il modulo 9.18 – Richiesta della prestazione pensionistica, puoi ottenere la pensione complementare sotto forma di rendita da affiancare alla pensione pubblica, oppure richiedere fino al 50% in capitale e la restante parte in rendita.

Puoi anche ritirare tutto sotto forma di capitale se:

  • sei un lavoratore “vecchio iscritto”, ovvero un lavoratore che si è iscritto prima del 28/04/1993 a un fondo pensione istituito prima del 15/11/1992 e, in seguito, hai trasferito la posizione a Previmoda;
  • hai meno di cinque anni di iscrizione a Previmoda, ma in questo caso ti conviene aspettare il raggiungimento del quinto anno per beneficiare della tassazione agevolata;
  • trasformando il 70% della tua posizione in rendita, la rendita che ottieni ha un valore inferiore alla metà dell’assegno sociale (nel 2022, pari a € 6.079,45 annui). Per verificare questo requisito usa il motore Calcola la rendita: inserendo l’età e il valore della posizione al pensionamento, puoi vedere se hai la possibilità di prendere il 100% del capitale oppure devi optare per un massimo del 50%.

Quale tassazione viene applicata?

Le prestazioni pensionistiche, per i contributi versati dal 01/01/2007, sono tassate con un’aliquota del 15% che si riduce di uno 0,30% all’anno per ogni anno di adesione successivo al quindicesimo, fino a un’aliquota minima del 9%. Non sono tassati i contributi non dedotti e i rendimenti maturati.

La RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata)

La RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) è una liquidazione sotto forma di rendita periodica di una parte o di tutto il capitale maturato che puoi richiedere in caso di interruzione del rapporto lavorativo in prossimità del raggiungimento dell’età pensionabile.

Il fine della RITA è quello di agevolare gli iscritti vicini al pensionamento che, a causa dell’interruzione del rapporto di lavoro, dovranno far fronte a periodi complicati prima di poter accedere alla pensione di vecchiaia Inps.

Quando richiederla

La RITA è rivolta a coloro che, al momento della presentazione della richiesta, posseggano i seguenti requisiti:

1° caso

  • raggiungimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro 5 anni dalla presentazione della richiesta di prestazione;
  • cessazione dell’attività lavorativa;
    maturazione di almeno 20 anni di contribuzione nel regime obbligatorio di appartenenza;
  • maturazione di più di 5 anni di iscrizione alle forme pensionistiche complementari.

2° caso

  • raggiungimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro 10 anni dalla presentazione della richiesta di prestazione;
  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • inoccupazione per un periodo superiore a 24 mesi;
  • maturazione di più di 5 anni di iscrizione alle forme pensionistiche complementari.
Nota: in caso di trasferimento del capitale da un altro fondo pensione, nel computo degli anni di iscrizione rientrano anche gli anni in esso maturati.

Inoltre, la RITA può essere richiesta anche dopo il pensionamento, a patto che l’aderente non abbia raggiunto i 67 anni di età.

Quanto richiedere

La RITA consiste nell’erogazione frazionata di parte o di tutto il capitale maturato in Previmoda, fino al raggiungimento dell’età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza.

All’atto della richiesta, compilando l’apposito modulo, si potrà scegliere:

  • la percentuale di capitale maturato da destinare all’erogazione della RITA;
  • la periodicità dell’erogazione, se mensile oppure trimestrale;
  • il comparto di investimento del capitale destinato alla RITA (in mancanza di indicazioni diverse, il montante destinato alla RITA sarà investito nel comparto Garantito).

Durante l’erogazione della RITA, il capitale residuo a essa destinato continuerà a essere investito nel comparto prescelto. L’importo della rata, pertanto, potrà subire incrementi o diminuzioni in funzione dell’andamento dei mercati finanziari.

Come viene tassata

La RITA gode di una tassazione agevolata, assimilabile a quella prevista per le prestazioni pensionistiche.